Dal 1996, col progetto Accademia dei Racemi, abbiamo condotto una zonazione del Primitivo di Manduria individuando 4 aree interessanti per diversità pedologiche e micro-climatiche.
Nel 1998 sono nati i 4 Cru del Primitivo.
La terra rossa.
E’ quella più comune nel comprensorio di Manduria. Ricca di ossidi di ferro che le conferiscono quel colore rosso ruggine/brunito. E’ mediamente poco profonda e giace su banchi di pietra calcarea.
Il Primitivo Felline Terra Rossa si vendemmia generalmente la prima settimana di settembre, fa un breve affinamento in barrique francesi e mostra le caratteristiche più tradizionali e tipiche di questa varietà: note di ciliegia matura, frutta a bacca rossa, equilibrio e bevibilità con tannini morbidi e dolci.


La terra bianca.
E’ composta dal disgregarsi di banchi di calcare affioranti.
La composizione tufaceo-pietrosa del terreno consente il veloce drenaggio delle piogge ma anche il mantenimento di una buona umidità radicale poiché la porosità del pietrame sottostante “cattura” l’acqua piovana.
Qui il Primitivo (generalmente vendemmiato verso la metà di settembre) esalta la sua fruttuosità, con note di amarena e vaniglia, frutta a bacca rossa. Un ulteriore affinamento in barrique di rovere francese ne esalta eleganza e voluttuosità.
Giravolta è il nome di una cavalla da corsa cresciuta nella tenuta Pozzopalo, che adorava scorrazzare veloce nell’ampia proprietà. Tuttavia, il suo galoppo in libertà si traduceva in un repentino “dietro-front” verso le stalle ogni qual volta, avvicinandosi, avvistava il fosso delimitante una vecchia cava di tufi.
La terra nera.
Ha origine alluvionale ed è costituita da veri e propri depositi di terreno scuro formatisi col degradamento di materiale organico (antiche foreste) ed erosione di rocce. Terreni talvolta paludosi e profondi, molto fertili e produttivi.
Nella terra nera si vendemmia a metà/fine settembre, ottenendo un Primitivo molto speziato, con note di pepe nero, rabarbaro e liquirizia e una struttura tannica fitta e persistente. L’affinamento in legni francesi e americani esalta le note mentolate e balsamiche di questo Cru.
Qui abbiamo sovrainnestato delle marze di Zinfandel Californiano provenienti da uno dei vigneti più importanti d’America: il famoso Geyserville di Ridge. Zinfandel e Primitivo – è ormai provato – sono geneticamente identici, ma vent’anni fa l’unico modo per studiarli era quello di piantarli fianco a fianco.


La sabbia.
Sono ormai rarissimi i vigneti di primitivo ancora esistenti a ridosso delle dune, sfuggiti alla corsa dell’edilizia vacanziera. Si tratta di testimonianze di una viticultura antica e unica, a bassissime rese per pianta, dove si vedono ancora ceppi propagati su piede franco.
Il Primitivo qui è potente, concentrato e, dopo un opportuno affinamento in barrique francesi, si esprime con un lungo susseguirsi di note complesse: dalla frutta matura ai fichi secchi, alla mandorla, ai chiodi di garofano, all’elicriso. Al palato mostra pienezza ed eleganza ricordando note di ciliegia sotto spirito, tabacco, frutta secca che permangono in un lunghissimo retrogusto.
La vendemmia del Dunico (Unico nelle Dune) – è assai precoce e avviene di solito nell’ultima settimana di agosto.